Il diritto di recesso ex art. 52 e ss del Codice del Consumo

Nei contratti conclusi a distanza o negoziati fuori dai locali commerciali tra un professionista ed un consumatore è prevista la disciplina relativa al diritto di recesso, di cui all’art. 52 e ss. del Codice del Consumo (D.Lgs. n. 206 del 2005).

In questa tipologia di contratti, infatti, il consumatore, non avendo la possibilità di avere un contatto diretto con la merce comprata né di verificare personalmente la qualità del bene acquistato, viene considerato “parte contraente debole” e gli  viene quindi riconosciuta dal Legislatore una tutela più ampia attraverso, appunto, la facoltà di liberarsi dal vincolo contrattuale senza dover fornire alcuna spiegazione.

Definizioni

Il Codice del Consumo definisce:

  • consumatore: la persona fisica che agisce per scopi estranei all’attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta;
  • professionista: la persona fisica o giuridica che agisce nell’esercizio della propria attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale, ovvero un suo intermediario;
  • contratto a distanza qualsiasi contratto concluso tra il professionista e il consumatore nel quadro di un regime organizzato di vendita o di prestazione di servizi a distanza senza la presenza fisica e simultanea del professionista e del consumatore; e ciò mediante l’uso esclusivo di uno o più mezzi di comunicazione a distanza (ad esempio utilizzando telefono, fax, internet etc.) fino alla conclusione del contratto, compresa la conclusione del contratto stesso.
  • contratto negoziato fuori dei locali commerciali un contratto fra un professionista ed un consumatore che riguarda la fornitura di beni o la prestazione di servizi, concluso:
  • alla presenza fisica e simultanea del professionista e del consumatore in un luogo diverso dai locali del professionista o per cui – in queste stesse circostanze – sia stata fatta un’offerta da parte del consumatore;
  • nei locali del professionista o mediante qualsiasi mezzo di comunicazione a distanza immediatamente dopo che il consumatore è stato avvicinato personalmente e singolarmente in un luogo diverso dai locali del professionista;
  • durante un viaggio promozionale organizzato dal professionista e avente lo scopo di promuovere/vendere beni o servizi al consumatore.

Termine per esercitare il diritto di recesso

Il diritto di recesso (comunemente definito anche “diritto di ripensamento”) deve essere esercitato nel termine di 14 giorni che iniziano a decorrere:

  1.  nel caso dei contratti di servizi, dal giorno della conclusione del contratto;
  2. nel caso di contratti di vendita, dal giorno in cui il consumatore o un terzo, diverso dal vettore e designato dal consumatore, acquisisce il possesso fisico dei beni o:
  • nel caso di beni multipli ordinati dal consumatore mediante un solo ordine e consegnati separatamente, dal giorno in cui il consumatore o un terzo, diverso dal vettore e designato dal consumatore, acquisisce il possesso fisico dell’ultimo bene;
  • nel caso di consegna di un bene costituito da lotti o pezzi multipli, dal giorno in cui il consumatore o un terzo, diverso dal vettore e designato dal consumatore, acquisisce il possesso fisico dell’ultimo lotto o pezzo;
  • nel caso di contratti per la consegna periodica di beni durante un determinato periodo di tempo, dal giorno in cui il consumatore o un terzo, diverso dal vettore e designato dal consumatore, acquisisce il possesso fisico del primo bene;
  1. nel caso di contratti per la fornitura di acqua, gas o elettricità, quando non sono messi in vendita in un volume limitato o in quantità determinata, di teleriscaldamento o di contenuto digitale non fornito su un supporto materiale, dal giorno della conclusione del contratto.

Nel caso in cui il professionista, in violazione dell’art. 49, comma 1, lettera h Codice del Consumo, non abbia correttamente adempiuto all’obbligo di informare il consumatore sull’esistenza del diritto di recesso nonché sui termini e le procedure per esercitare tale diritto, il periodo di recesso si amplia e diventa di dodici mesi, ulteriori ai quattordici giorni di recesso iniziale (12 mesi + 14 giorni).

Come si esercita il diritto di recesso

Il diritto di recesso si esercita comunicando al professionista, entro le tempistiche prestabilite, la propria decisione di liberarsi dal vincolo contrattuale.

A tale scopo il consumatore può utilizzare un modulo tipo di recesso (fornito dallo stesso Codice del Consumo – allegato I, parte B Codice del Consumo) oppure presentare una qualsiasi altra dichiarazione esplicita della sua decisione di recedere dal contratto.

Oltre a queste possibilità, il professionista può offrire al consumatore l’opzione di compilare e inviare elettronicamente il modulo di recesso tipo o una qualsiasi altra dichiarazione esplicita sul sito web del professionista stesso. In tali casi il professionista deve comunicare al consumatore una conferma di ricevimento del recesso esercitato.

L’onere della prova relativa all’esercizio del diritto di recesso, conformemente alle previsioni contenute nel Codice del Consumo, incombe in ogni caso sul consumatore.

Casi di esclusione del diritto di recesso

Il Codice del Consumo prevede alcune eccezioni al diritto di recesso, analiticamente indicate nell’art. 59, a cui si rinvia per una completa analisi.

Si elencano di seguito i casi che più interessano l’ambito e-commerce:

  • fornitura di servizi, dopo il servizio è stato pienamente fornito e purché la fornitura sia iniziata con l’accordo espresso del consumatore e con l’accettazione della perdita del diritto di recesso a seguito della piena esecuzione del contratto da parte del Professionista.

Esempio 1: acquisto da parte del consumatore di un corso intensivo di danza, che frequenta per l’intero e si esaurisce prima della fine dei 14 giorni.

Esempio 2: acquisto di un nome di un dominio qualora il consumatore chieda al fornitore di eseguire immediatamente il contratto (prima dunque dei 14 giorni in cui può esercitare il diritto di recesso).

In caso di esecuzione parziale, ai sensi dell’art 57, comma 3 del Codice del Consumo, il consumatore resta obbligato a versare al professionista un importo proporzionale a quanto è stato eseguito fino a quel momento.

  • fornitura di beni confezionati su misura o chiaramente personalizzati.

Esempio: consumatore che acquista abiti realizzati su misura.

  • fornitura di beni che rischiano di deteriorarsi o scadere rapidamente.

Esempio:consumatore che acquista verdura o un bene alimentare facilmente deperibile.

  • fornitura di beni sigillati che non si prestano ad essere restituiti per motivi igienici o connessi alla protezione della salute e sono stati aperti dopo la consegna.

Esempio: consumatore che acquista uno spazzolino da denti o prodotti cosmetici come rossetti

Al riguardo si precisa che la semplice apertura del pacco, da parte del consumatore, non esclude il diritto di recesso per quei beni (come per esempio i vestiti) che per loro natura non necessitano di imballaggi speciali di cui sia vietata la rimozione e che dunque possono essere rimessi in vendita una volta esercitato il diritto di recesso da parte del consumatore. 

  • fornitura di registrazioni audio o video sigillate o di software informatici sigillati che sono stati aperti dopo la consegna.

Esempio: CD- DVD venduti in imballaggi di plastica che vengono aperti dal consumatore.

Se l’imballaggio rimane chiuso, il Consumatore conserva in ogni caso il diritto di recesso

  • fornitura di contenuto digitale mediante un supporto non materiale se l’esecuzione e’ iniziata con l’accordo espresso del consumatore e con la sua accettazione del fatto che in tal caso avrebbe perso il diritto di recesso.

Esempio: acquisto di un file audio/video e/o software o app che entra nella materiale disponibilità del consumatore per mezzo di download effettuato tramite internet e dunque senza la consegna di un supporto materiale.

Il diritto di recesso rimane invece intatto nel caso in cui il consumatore acquisti semplicemente la possibilità di effettuare il download, fino a che l’esecuzione del download non sia iniziata.

Conseguenze del diritto di recesso

Quando il consumatore esercita il diritto di recesso, egli si libera dal vincolo contrattuale assunto e dovrà restituire il bene entro il termine di 14 giorni dalla data in cui ha comunicato al professionista la sua decisione di esercitare il diritto di recesso.

Il costo della restituzione dei beni rimane a carico del consumatore, salvo che il professionista non abbia concordato di sostenerlo e salvo l’ipotesi in cui abbia omesso di informare il consumatore, prima della conclusione del contratto, che tale costo rimane suo carico.

Per converso il professionista deve rimborsare tutti i pagamenti ricevuti dal consumatore, eventualmente comprensivi delle spese di consegna, senza indebito ritardo e comunque entro 14 giorni dal momento in cui riceve notizia della volontà del consumatore di recedere.